Si è ridimensionato il fenomeno del noleggio o è tutto il mercato che “paga” un periodo in cui si è voluto gonfiare l’immatricolato più del dovuto? Che succede ai numeri di mercato? C’è dell’altro? Si è chiuso con un segno negativo pesante il mercato auto per le immatricolazioni a Marzo 2019 e -9,7%.

 

Una situazione di stallo per il mercato

A giudicare dai dati di immatricolato e l’analisi appena pubblicata da DataForce verrebbe da pensare che il mercato stia facendo i conti con una situazione di stallo, che sta alla finestra in attesa di capire meglio la direzione del mercato stesso e del governo in termini di mobilità. Ma è anche un “perdurare del calo dell’indice del clima di fiducia dei consumatori a fronte di un outlook negativo sull’andamento dell’economia italiana” come commenta Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Automobilistica. Secondo Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere “La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’Ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende”.

 

Immatricolazioni in flessione

Riprova ne sia il crollo delle immatricolazioni dei diesel (-22,57%) su 2018, migliorano le benzina e boom per le immatricolazioni di alimentazioni ibride con un +33% delle ibride tradizionali e +19% delle ibride plug-in. Rimane comunque un mercato in negativo. 20.409 vetture in meno sul mese di marzo 2019 rispetto a marzo 2018. Le motivazioni sono effettivamente da ricercare in un pasticcio tutto italiano sulla falsa partenza degli ecoincentivi sulle auto ecologiche e anche su una torbida visione sul diesel su cui pesa anche un cattivissima informazione e conoscenza delle motorizzazioni euro 6.2 (a tutti gli effetti il diesel non è questo mostro, ma vallo a spiegare alla istituzioni.. un ottimo spunto di Simonluca Pini sul Sole24Ore).

Dicevamo in apertura che anche il noleggio a lungo termine paga, lasciando sul terreno un 7,68% ed anche il breve termine paga un 18,49% (ma il breve termine aveva fatto buona scorta di parco auto sulla fine del 2018 anticipando gli acquisti e rinnovi).

 

I numeri del noleggio

A mettere sotto la lente i numeri del noleggio si scorge nuovamente lo zampino di una miopia della nostra politica economica con la legge di stabilità 2018 che ha cancellato il superammortamento e le relative agevolazioni fiscali limitandolo solo ai veicoli commerciali.  Unica nota positiva viene infatti dal mercato dei veicoli commerciali leggeri, per intenderci quei veicoli sotto i 3,5qt, che cresce di 1,37% in immatricolato e su quel fronte cresce la quota dei noleggi lungo termine che arriva a +11,57%. Interessante invece andare a leggere i dati in maggior profondità e capire che continua inarrestabile la disaffezione degli italiani dal mondo delle station wagon oltre che dalle berline e cresce  l’amore per i suv compatti (+16%) e crossover (+7%).

 

A vedere i dati nel complesso pensiamo, come BtheONE, che sia realmente importante che le aziende di filiera ed il governo aprano un Tavolo su cui discutere per definire una visione strategica della mobilità in Italia che non si limiti ad operazioni recupera e copri manovre ma abbia un vero senso di visione a medio e lungo termine.