
LA PAROLA AI MANAGER AUTOMOTIVE
Intervista ad Massimo Ghiraldo, amministratore di Ghiraldo & Autoin
Ghiraldo & Autoin nelle sue sedi di Padova ed Este, è concessionaria ufficiale Peugeot, Citroën e DS Automobiles. Inoltre, è attivo con il servizio di noleggio a breve e a lungo sia per privati che per aziende.

Com’è andato il primo trimestre 2023 per la vostra concessionaria?
“Abbiamo fatto un ottimo inizio anno con gennaio e febbraio davvero buoni. Bisogna però distinguere due cose: l’acquisizione di contratti e le consegne. Purtroppo, non è più come una volta che viaggiavano più o meno a pari passo. Adesso sono su due binari diversi, almeno per quanto riguarda il gruppo Stellantis.
Come acquisizione contratti abbiamo fatto due mesi buoni però alla fine degli ecobonus, quindi marzo ed aprile, sono stati sottotono. Per quanto riguarda le consegne, stiamo soffrendo soprattutto i trasporti.”
Business dell’usato: futura evoluzione del mercato-usato nel 2023
“Il mercato dell’usato 2023 avrà una lenta trasformazione. Arriviamo da un 2022 in cui c’era una carenza di prodotto, ora il prodotto c’è ma ha dei prezzi elevati. Il riposizionamento dei prezzi non potrà avvenire in modo brusco ma dovrà essere una discesa più o meno graduale.
Adesso abbiamo prodotto ma la clientela nota che i costi dell’usato sono ancora elevati e quindi non riusciamo a soddisfare tutte le categorie di chi si approccia all’usato. Molti degli usati che vendiamo sono usati molto recenti e vanno a sostituire la vettura nuova. Oltretutto, abbiamo un problema sulle fasce basse di reperibilità di usato buono. Cominciano ad essere degli usati chilometrati, problematici dal punto di vista del ricondizionamento e questi usati si rivolgono ad una clientela che ha meno possibilità di spesa e sta cercando di avere una vettura buona ma con delle spese ridotte.”
Quali saranno le novità più importanti del settore quest’anno?
“Qui c’è un grosso punto di domanda. Fino a qualche anno fa dicevamo che sapevamo tutto rispetto alla storia dell’automobile però non sapevamo quale sarebbe stata la direzione futura, se andavamo sull’elettrico, o su altri carburanti alternativi etc.
Ad un certo punto abbiamo capito che si andava verso l’elettrico con tutte le problematiche connesse per andare in questa direzione. Ora abbiamo messo in discussione questa nostra convinzione perché c’è stata una apertura verso altre forme di combustione, soprattutto per quanto concerne i carburanti sintetici.
Come concessionari noi stiamo vedendo cosa sta succedendo, ma secondo me lo stanno facendo anche i governi; il rischio è quello di uscire dal dominio degli arabi, quindi dalla combustione puramente fossile, ma rischiamo di andare incontro un egemonia dei paesi asiatici, in modo particolare della Cina, i quali possiedono l’egemonia sui componenti e tecnologie.
Per me, tutte le nazioni, comunità europea, america etc stanno cercando di bilanciare l’indipendenza per andare in una direzione che misceli l’elettrico con i carburanti alternativi. Bisogna vedere i carburanti alternativi quanto verranno a costare e su quali veicoli avranno la possibilità di essere impiegati.
Ho l’impressione che le nazioni siano stati presi alla sprovvista dal fatto che l’industria automobilistica abbia ridotto il numero dei modelli soprattutto sul basso di gamma. Ho l’impressione che abbiano dei timori verso nuove problematiche sociali. Alcune categorie sociali, stando ai prezzi attuali, saranno escluse da questo tipo di bene.
Per cui ci sono delle tensioni all’interno del nostro settore che non dipendono da noi che possono influire la vendibilità e il mercato dell’automobile.”
Quale sarà il futuro della mobilità dal suo punto di vista?
“Un’evoluzione ci sarà senz’altro. Il monopattino e la bicicletta elettrica faranno sicuramente parte di questa evoluzione, però ho l’impressione che questi mezzi stiano prelevando utenze non tanto dal settore auto quanto più dal trasporto pubblico. Nel settore automotive l’evoluzione sarà quella di una maggiore vendita di vetture BEV per quanto riguarda le zone urbane ed extra-urbane.
Per i lunghi tragitti ci sarà ancora l’endotermico o eventualmente una vettura BEV “premium”, penso a Tesla che nei primi mesi dell’anno ha avuto delle buone vendite e anche l’industria automobilistica si sta portando su quello standard lì. Per il futuro prevedo un aumento del noleggio di queste vetture perché il noleggio, attualmente sta prendendo piede proprio per l’incertezza del settore automotive.
L’acquirente dice: sono indeciso su cosa acquistare, non so quale sarà la direzione futura, non prendo un bene di mia proprietà pago un noleggio, sa che il noleggio costa una certa cifra e al termine di esso posso scegliere.
Rimane però il problema del basso di gamma perché o entrano delle componenti che arrivano dai paesi asiatici con costi inferiori oppure bisognerà trovare una soluzione che al momento non risulta evidente. Può anche darsi che le case ad un certo punto riprendano la produzione del basso di gamma ma al momento non c’è questo sentore.
Forse proprio questa indeterminatezza ha spaventato alcuni stati e ha contribuito all’introduzione di nuovi combustibili alternativi che al momento hanno dei costi troppo elevati. Forse è indirizzato a su vetture alto di gamme, un po’ meno di nicchia, però sempre alto-gamma.”
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